Tommaso Tozzi on Tue, 28 Oct 1997 12:33:42 +0100 (MET)


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<nettime> Comunicato realizzato



Comunicato realizzato da Tommaso Tozzi:
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Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti Visive "Citta' di
Gallarate".

In una mostra sull'immateriale non e' necessario esporre "oggetti" d'arte.

L'artista Tommaso Tozzi ha rinunciato a ricevere i soldi del Premio
Nazionale Arti Visive "Citta' di Gallarate" in quanto cio' implicava il
realizzare un "oggetto d'arte" per la mostra "Segnali d'opera - arte e
digitale in Italia" che si svolgera' a partire da Domenica 19 ottobre 1997
nella Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate:

Per Tozzi il documentare il lavoro artistico che singoli o gruppi svolgono
nelle reti telematiche non ha bisogno di un "surplus" estetico che si
concretizza in una presenza oggettuale all'interno di una galleria d'arte.
E' sufficiente (nel caso del suo lavoro svolto insieme al gruppo Strano
Network) garantire l'esistenza di postazioni pubbliche che in modo
'permanente' (e non solo in occasione della mostra) diano a chiunque la
possibilita' di accedere gratuitamente a tali reti telematiche.
In tal senso Tozzi ha deciso di non presentare alcun 'oggetto' artistico
all'interno della suddetta mostra, ma di realizzare come "operazione
artistica" la donazione dei soldi del Premio alla Civica Galleria d'Arte
Moderna di Gallarate (luogo della suddetta esposizione) chiedendo che tali
soldi vengano utilizzati per finanziare la realizzazione nella suddetta
galleria di una struttura informatica di accesso pubblico e gratuito a
Internet che faccia parte del nascente archivio documentativo sul rapporto
tra arte e nuove tecnologie digitali e multimediali.
Per Tozzi l'opera d'arte si risolve in uno schema di relazioni tra persone,
istituzioni, e cose che garantisce ad ogni parte di coevolvere mutualmente,
ovvero di trarre benefici dall'essere in connessione con altri. In tal
senso l'oggetto d'arte se isolato e preso di per se e' solo un feticcio
dell'interattivita', mentre tale interattivita' e' garantita solo
dall'esistenza di uno schema (e dunque anche di una struttura) che mette in
relazione cose e persone in modo realmente libero e orizzontale.
'Opera' e 'artistica' e' dunque ogni attivita' svolta nel campo della
scienza, della cultura, del volontariato e della pura e semplice vita
quotidiana, che favorisca l'esistenza di comunita' virtuali e reali libere
in cui ogni individuo ha di fatto pari opportunita' di ogni altro. Poiche'
esistono gia' esempi di iniziative individuali o collettive nel sociale
rivolte in tale direzione, il lavoro di Tozzi ribadisce la necessita' che
tali entita' vengano considerate 'artistiche' e che il loro lavoro (in cio'
intendendo una complessita' inseparabile di azioni, relazioni, e materiali
prodotti da tali entita') sia considerato un'opera d'arte senza che nel
fare cio' vengano realizzati 'feticci' di opera all'interno di gallerie
d'arte che implicano spese supplementari e non necessarie per le
istituzioni che le organizzano.
Ecco dunque che il finanziamento di un lavoro artistico non deve essere il
finanziamento della realizzazione di un oggetto d'arte esposto in mostra,
ma il finanziamento diretto di ogni attivita' che si 'opera' nel senso
descritto sopra (se dunque si vuole finanziare il lavoro artistico di
Tozzi, andrebbe finanziata direttamente l'attivita' che l'artista svolge
insieme all'associazione culturale senza scopo di lucro Strano Network di
realizzazione di un sito web che documenta e porta avanti la difesa dei
diritti dell'utente telematico, senza nel fare cio' chiedere all'artista di
realizzare un 'surplus' estetico da esporre come oggetto artistico, in
quanto tale prassi quotidiana va gia' essa considerata l'opera d'arte di
Tozzi).
Per tali motivi Tozzi preferisce non esporre alcun oggetto all'interno
della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, ma considerare suo
lavoro artistico: la donazione dei soldi del Premio alla della Civica
Galleria d'Arte Moderna di Gallarate affinche realizzi una struttura
informatica che dia a chiunque pari opportunita' di accedere in Internet.
La convinzione di Tozzi e' che come nel suo caso (attraverso il lavoro
svolto con l'associazione culturale Strano Network), anche nel caso degli
altri artisti presenti in mostra, il vero lavoro artistico venga svolto in
altri ambiti e non si risolva in uno degli oggetti presentati in mostra, ma
nel 'senso' che le ricerche di tali artisti producono con la loro attivita'
quotidiana. Che tale 'senso' non puo' essere espresso in un oggetto, ma
puo' vivere solo nella prassi quotidiana all'interno della quale tale senso
viene prodotto e messo in atto. Che il contesto 'artistico' della galleria
e di ogni retorica 'estetico/celebrativa' connessa ad essa deforma e
trasforma tale senso e lo sussume all'interno di una classe di significati
e valori che ne stravolge non solo il valore ma anche le potenzialita'
fattuali.
Che dunque l'arte digitale, virtuale, evolutiva, etc. va cercata piu' nelle
zone dove viene realizzato il software, viene distribuito, vengono create
strutture che ne garantiscano la operativita', che ne risolvono le
questioni etiche ad esso connesso, etc, in tali zone prese nella loro
complessita' e non va cercato dunque nel feticcio 'grafico' o
'grafico/interattivo' esposto in una galleria d'arte.
L'unico modo affinche abbia un senso lavorare con 'oggetti artistici' in
una galleria d'arte e' che tale struttura si trasformi in una 'zona'
operativa come puo' essere l'esempio del nascente progetto di archivio
descritto sopra.
Dunque va abbandonata definitivamente la separazione tra momento
'operativo' dell'arte e momento 'celebrativo'. Va abbandonata nel senso che
debbono cessare di esistere luoghi e eventi dell'arte che si riducono a
momenti retorici della medesima e nel fare cio' pesano sulle finanze
collettive e va altresi' potenziata una loro trasformazione in zone che
realmente incidano nella costruzione di schemi di coevoluzione mutuale.
Si deve smettere di realizzare mostre d'arte per realizzare al loro posto
zone comunitarie artistiche.

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Di seguito il comunicato che l'artista Tozzi presenta come 'opera d'arte'
all'interno della mostra mostra "Segnali d'opera - arte e digitale in
Italia" che si svolgera' a partire da Domenica 19 ottobre 1997 nella Civica
Galleria d'Arte Moderna di Gallarate:

www.dada.it/stranet/wd/

Avendo preso atto delle premesse teoriche del XIX Premio Gallarate, essendo
pressoche' d'accordo sulla maggioranza dei punti espressi in tali premesse
e comunque sulle tematiche nodali, dato che non ritengo coerente a tali
premesse la presenza del mio lavoro artistico in tale mostra nella forma
attuale, dato che ritengo piu' coerente a tali premesse il potenziare la
realizzazione di un archivio di documentazione pubblico sulle questioni
enunciate (progetto che vedo nelle intenzioni della Galleria d'arte moderna
di Gallarate) in modo che gli intenti teorici abbiano una maggior
possibilita' di essere diffusi, dato che ritengo le spese affrontate dalla
struttura per l'aspetto 'celebrativo' del Premio (vedi, almeno nel mio
caso, l'esposizione di un computer, il suo noleggio, la sua custodia, le
spese dell'installazione, il pernottamento, il vitto, etc.) un elemento non
necessario alla diffusione di tali intenti teorici ed al favorire un
processo che porti tali idee a tradursi in prassi quotidiana, dichiaro di
modificare il mio progetto di opera trasformando il mio lavoro artistico
nel seguente 'oggetto' d'arte:

- rinuncio ai soldi del Premio, oltreche' ad ogni spesa prevista per il mio
viaggio, alloggio e vitto per devolverli alla struttura che si occupera' di
realizzare l'archivio documentativo suddetto.
- chiedo di restituire ogni oggetto richiesto per la realizzazione della
mia installazione in mostra al negozio che lo ha fornito, in tal modo
recuperando, se possibile, parzialmente i soldi dell'eventuale noleggio o
dell'eventuale acquisto per devolverli alla realizzazione del suddetto
archivio. Nel caso non fosse stata prevista alcuna spesa per tali
macchinari, chiedo che essi siano utilizzati da coloro che si occupano
della realizzazione dell'archivio in questione per svolgere il lavoro ad
esso inerente.
- chiedo che il presente comunicato venga fotocopiato e distribuito
all'entrata della Galleria d'Arte Moderna di Gallarate durante il periodo
della mostra, in modo da garantire oltre alla spiegazione del lavoro
artistico una visibilita' e promozione del sito di Strano Network
all'interno del quale il lavoro viene svolto:
www.dada.it/stranet/wd/
- il progetto di realizzazione di pagine web sul sito di Strano Network,
progetto che andava ad arricchire i materiali gia' presenti realizzati
dall'Ass. Cult. Strano Network, sara' comunque realizzato seguendo i
criteri e le modalita' di lavoro dell'associazione. Se dunque si ritiene
che tali materiali abbiano un senso all'interno della rete e se ne vuole
finanziare una loro produzione, chiunque puo' farlo effettuando una
donazione all'associazione per mezzo di un versamento sul
c/c postale n. 11254505 di Firenze
intestato a "Associazione Strano Network", Via XXIV Maggio 14, 50129 Firenze
In tal modo il finanziamento della realizzazione di tali pagine web non
avra' bisogno dell'alibi della realizzazione di un'opera all'interno della
Galleria d'Arte Moderna di Gallarate e dunque delle spese supplementari
inerenti a tale aspetto del lavoro.
In tal senso ribadisco l'"artisticita'" di tante ricerche e pratiche, nel
campo della scienza, della cultura, del volontariato o della pura e
semplice vita quotidiana, che favoriscono la scoperta o la semplice
realizzabilita' di quei valori e intenti artistici che leggo nelle premesse
teoriche della mostra, e nel fare cio' senza porsi come ricerche o pratiche
"artistiche" esse stesse.
- rinuncio alla realizzazione di un cd-rom che documenti le pagine web in
questione e chiedo che vengano utilizzati parte dei soldi devoluti alla
realizzazione dell'archivio suddetto per far si che in tale archivio venga
garantita l'esistenza di un punto di accesso pubblico gratuito a internet
all'interno di suddetto archivio, in modo che da tale postazione sia
possibile per tutti in modo permanente (e non solo in occasione della
mostra) accedere ad internet e quindi anche al sito di Strano Network.

Di seguito espongo il progetto di realizzazione delle pagine web cosi' come
e' stato proposto al Premio Gallarate e un breve documento che ne teorizza
e giustifica gli intenti.
Infine, confermando il rispetto e la stima dei presupposti teorici di
ognuno dei personaggi coinvolti in questo XIX Premio Citta' di Gallarate,
invito ogni artista, critico, curatore e istituzione a rivedere le
modalita' operative con cui i propri intenti vengono messi in atto,
valutarne le conseguenze e eventualmente modificarne quegli aspetti che non
rispecchiano coerentemente tali presupposti teorici del lavoro, o comunque
non li rispecchiano in modo completo.
In definitiva invito tutti quanti a distinguere gli aspetti celebrativi da
quelli operativi, nella direzione di un'eliminazione dei primi a favore di
un potenziamento degli ultimi.

Tommaso Tozzi

---

"Svolta nel caso Gallarate:
l'artista Tozzi decide di cambiare il destinatario della sua donazione dei
soldi del Premio Gallarate"

In parte per il fatto che a detta dell'organizzazione il progetto di
archivio di documentazione della Galleria Civica d'Arte Moderna di
Gallarate cui era rivolta la donazione di Tozzi non partira' prima di
almeno un anno. Dato che presumibilmente tale archvio gia' prevede una
postazione di accesso pubblico a Internet.
In parte dunque per lavorare sull'esistente e il gia' operativo.
In parte per potenziare il tipo di operazione artistica da lui iniziata con
il comunicato di donazione, l'artista Tozzi ha deciso di modificarla nel
seguente modo:

i soldi del premio saranno donati da Tozzi a uno dei server che sara'
riconosciuto come luogo che basa il proprio lavoro sul garantire o
facilitare l'esistenza di pratiche di tipo coevolutivo e mutuale.
Convinto dell'artisticita' di tali pratiche Tozzi ribadisce con tale
proposta la necessita' di finanziare tutte quelle zone che ne garantiscano
l'esistenza.
Parte dell'"opera d'arte" in tal senso puo' diventare anche tale momento di
finanziamento.
La decisione di chi sara' il beneficiario della donazione sara' presa
'collettivamente' attraverso un dibattito che parte fin da questo primo
messaggio all'interno della mailing-list "Arti-Party".
Per iscriversi a tale mailing-list (e quindi partecipare a tale dibattito)
e' sufficiente mandare un messaggio a:
arti-party-request@listserver.dada.it
con nel testo la parola JOIN oppure SUBSCRIBE

I vari comunicati, cosi' come le riflessioni etiche su questo modo di
intendere l'arte e dunque ogni messaggio pubblico che sara' inserito nella
mailing list "arti-party" o in altre zone della rete o di altri luoghi
mediali verranno archiviati all'interno di un cd-rom che verra' reso
disponibile pubblicamente dal futuro "Archivio Documentativo sull'arte e le
nuove tecnologie digitali" in progetto da parte della Civica Galleria
d'Arte Moderna di Gallarate.

Come primo contributo a tale dibattito l'artista Tozzi propone di prendere
in considerazione l'ipotesi di donare il Premio, consistente in £.
3.000.000 al server "Isole nella Rete" e quindi alla:

Associazione Isole nella Rete
Via Crema 12, 20135, Milano
c/c postale n. 37140209

che gestisce tale server, affinche utilizzi tali soldi per potenziare le
possibilita' comunicative e documentative di tale server.
Secondo l'opinione di Tozzi, Isole nella Rete attualmente e' in Italia il
sito piu' completo, seguito (circa 40.000 connessioni al giorno) e attento
a documentare con testi, immagini e link le situazioni piu' interessanti
che portano avanti riflessioni etiche sulla telematica, sulle pratiche di
coevoluzione mutuale, contro le barriere sociali e per il diritto alla
comunicazione.
In una delle pagine di presentazione del server si legge:

"La nostra e' un'impresa molto ambiziosa, ma lo e' per produrre un bene
collettivo, condivisibile e mutuale".

Per chiunque volesse visitare tale sito per farsi un'opinione in riguardo
lo puo' fare all'indirizzo:
http://www.ecn.org/

Entro e non oltre il 15 novembre 1997 dovra', attraverso la suddetta
mailing-list, essere stato scelto il beneficiario della donazione.

L'artista Tozzi invita chiunque a parteciapare al dibattito.

Il presente messaggio e' stato spedito alla Galleria Civica d'Arte Moderna
di Gallarate e viene distribuito all'entrata della medesima.

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Descrizione progetto: "Cotropia"

Il progetto "Cotropia" vuole creare o rafforzare attraverso l'uso delle
reti telematiche una dinamica di "relazioni" che producano una forma di
coevoluzione mutuale tra le parti coinvolte in tale sistema di relazioni.
L'opera piu' che in un singolo oggetto si smaterializza e si risolve nei
rapporti, dinamiche, potenzialita', comportamenti, immaginari collettivi
messi in atto non esclusivamente dalle azioni realizzate in occasione della
mostra, ma dai sistemi preesistenti o emergenti all'interno dei quali le
azioni in mostra vengono praticate fungendo da ulteriore flusso coevolutivo.

Il progetto prevede che la documentazione di azioni, eventi, informazioni
realizzate individualmente o collettivamente, in Internet od off-line, sia
riportata all'interno di uno spazio WEB gestito dall'Associazione Culturale
"Strano Network":

www.dada.it/stranet/wd/

Tale sito si configura come una "Enciclopedia Biologica" le cui voci sono
in continua coevoluzione.
Un'enciclopedia in divenire i cui contenuti non si esauriscono nelle pagine
web presenti in tale sito, ma si estendono ai continui rimandi ipertestuali
con altre zone della rete, cosi' come alle pratiche esterne a Internet le
cui conseguenze producono contaminazioni con tali pagine web.

In tale sito sara' dunque riportata la documentazione di:

	- La partecipazione attiva a (ma anche la promozione di nuove):
		- mailing list
		- newsgroup
		- chat
		- videoconferenze
		- conferenze in reti amatoriali
	attraverso cui proporre e avere risposta di quali siano gli
        elementi da selezionare all'interno di tale progetto. In tal
        senso i materiali che verranno raccolti saranno il
	frutto di una elaborazione collettiva.

	- La raccolta di informazioni tramite la rete Internet riguardanti
          elementi di interesse collettivo

	- La raccolta di liste di e-mail di personaggi, gruppi o situazioni
          che promuovono la diffusione libera dei saperi on-line o off-line

	- La costruzione di pagine in formato HTML inserite nella rete
          Internet all'interno dello spazio WEB di Strano Network
          (http://www.dada.it/stranet/) contenenti:
		- Le informazioni descritte sopra
		- liste di link con i luoghi dove si puo' visionare altre
                  informazioni dello stesso genere

	- La promozione on-line e off-line di tali pagine attraverso le
          piu' svariate forme dell comunicazione di massa oltre che
          attraverso l'organizzazione di eventi quali:
		- conferenze	(reali o virtuali)
		- seminari	(reali o virtuali)
		- performance	(reali o virtuali)
		- altri progetti di varia natura

	- Inoltre e' prevista l'organizzazione di cortei telematici o altre
          forme di protesta verso quei luoghi che vengano collettivamente
          indicati come elementi di freno o di disturbo alla libera
          diffusione del sapere e della comunicazione.


Tommaso Tozzi

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Lifeware, coevoluzione mutuale e libero arbitrio

di Tommaso Tozzi

Nel '900 si e' sviluppata la consapevolezza che la produzione di oggetti,
idee o eventi, anche quando siano un atto individuale, sono comunque:
- una rielaborazione del patrimonio collettivo umano (un passo evolutivo)
- artefatti dipendenti dalla struttura del contesto in cui sono prodotti
Dovendo sintetizzare in modo generico, i recenti sviluppi della biologia
evolutiva, forti delle scoperte negli ambiti disciplinari piu' svariati,
sembrerebbero indicare una inseparabilita' dell'artefatto dallo schema di
relazioni entro cui si sviluppa.
La direzione dell'arte del '900 ci porta alle soglie del 2000 in uno stato
delle cose per cui l'opera (oggetto, idea o evento) non puo' essere piu'
isolata in un artefatto simbolico o metaforico, ma 'vive' nella prassi
coevolutiva che lega inscindibilmente soggetti, oggetti, schemi e
comportamenti in zone auto-organizzate e autogestite che emergono
spontaneamente.
Si scopre che la singola cellula e' proprietaria di un sistema neurale
proprio (vedi le ricerche nel campo delle nanotecnologie di S. Hameroff in
"Ombre della mente" di R. Penrose, 1994) e di come allo stesso tempo la
cellula (eucariota) sia il risultato evolutivo di una simbiosi tra
organismi differenti (vedi "Microcosmo" di L. Margulis, 1986).
Come nelle recenti interfacce neurali l'immagine passa da "simbolo" a
"modello" di un comportamento, allo stesso modo gli schemi di coevoluzione
mutuale sostituiscono le carenti e arrugginite potenzialita' comunicative'
di un sistema dell'arte basato sull'oggetto o evento metaforico.
Inoltre emerge un nuovo conflitto.
Da una parte l'apparato economico e industriale che spaccia nelle nuove
tecnologie (in particolare in quelle in cui il confine tra la macchina e
l'organico tende a svanire) un'ipotetica capacita' di possedere (o essere
tramite di) una coscienza consapevole (fallimento gia' verificato nelle
ricerche sulla 'intelligenza artificiale' e che quelle sulla 'vita
artificiale' tengono prudentemente a distanza dalle proprie finalita' di
ricerca). Un'ipotesi che crea uno stato psicologico di impotenza passiva di
fronte a un nuovo ipoteticamente in grado di creare rimozioni e
sostituzioni meccaniche della coscienza individuale.
Dall'altra la rivendicazione della propria autonomia individuale, del
sostenere il diritto a (e contemporaneamente la consapevolezza della
propria forza di) operare scelte individuali per restare (coevolvendovi
mutualmente, ovvero garantendo il beneficio proprio e altrui) all'interno
dello schema o di sottrarsene. La consapevolezza che innesti biotecnologici
o culturali sono strumenti piu' deboli (e comunque in grado di essere
gestiti dal) del libero arbitrio individuale.
La prima parte usa le tecnologie industriali insieme a quelle culturali per
costruire scenari sociali in cui l'individuo assiste in contemplazione
estatica, ma passiva, all'emergere del superorganismo e insieme ad esso di
feticci, stereotipi e artefatti di super-individui per lui alieni ed
alienanti.
Al contrario la seconda pratica e costruisce attivamente zone di attrazione
collettiva, transita nelle nuove tecnologie rifiutando di essere costretto
in un'unica identita' o di servire da superstar o simbolo metaforico di un
concetto nel sistema delle merci e dello spettacolo.
Non serve piu' nell'arte mostrare se stessi come opera, bensi' diventa
necessario o spontaneo l'operare per garantire la sopravvivenza dello
schema che si e' contribuito a far emergere e in cui si coevolve
mutualmente.
Lifeware non significa far diventare la vita un collage di protesi
meccaniche o culturali, ma il difendere e far emergere il libero arbitrio e
l'autonomia individuale come qualita' principale della vita in un contesto
evolutivo in cui il limite tra organico ed inorganico, culturale e
biologico e' di tipo esclusivamente etico e operativo. Un'etica comunitaria
anziche' universale.

Tommaso Tozzi
Via XXIV Maggio 14
50129 Firenze Italy
Phone/Fax: +39-55-485996
1 e-mail: T.Tozzi@ecn.org
2 e-mail: tozzi@vttv.dada.it
VTTV BBS: +39-55-485997
http://www.dada.it/stranet/tozzi.htm

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